Doniamo sangue
a chi ne ha bisogno
Prestiamo soccorso
a chi ne ha bisogno
Formiamo con passione
a fare la differenza

Capire gli esami

A che esami viene sottoposto un donatore prima di ogni donazione?

Qui troverai un elenco degli esami a cui più comunemente è sottoposto un donatore o un aspirante donatore. Le informazioni che trovi qui sono solamente informative, e non sono sempre adattabili ad ogni caso specifico. Consultali con il medico della donazione o con il tuo medico curante in caso di qualsiasi dubbio: non affidarti mai alle informazioni che trovi su internet, perché non tengono conto delle caratteristiche del tuo caso!
  • Emocromo: leucociti o globuli bianchi (GB, WBC)Si dividono in cinque tipologie: neutrofili, basofili, eosinofili, linfociti e monociti, di cui vengono indicate quantità e percentuali. Sono cellule che partecipano alla difesa dell'organismo. L'aumento o la diminuzione del loro valore totale o di quello di una sola classe, oppure anomalie della loro forma, possono indicare piccole o grandi infezioni o ancora problematiche a livello del midollo osseo.
  • Emocromo: eritrociti o globuli rosso (GR, RBC)Hanno il compito di trasportare l'ossigeno dai polmoni ai tessuti e l'anidride carbonica in direzione opposta.
  • Emocromo: volume globulare medio (VGM, MCV)Misura la dimensione media dei globuli rossi. Il suo aumento o la sua diminuzione permettono di classificare le varie forme di anemia ed individuarne la causa.
  • Emocromo: emoglobina (HB)Misura la quantità di quella componente del globulo rosso che lega l'ossigeno o l'anidride carbonica per permetterne il trasporto. La carenza di emoglobina si definisce anemia.
  • Emocromo: ematocrito (Ht, HCT)Esprime, in percentuale, il volume di sangue occupato da cellule (principalmente globuli rossi). Si riduce ad esempio nelle anemie e nella emodiluizione, mentre aumenta nelle poligobulie o nella disidratazione.
  • Emocromo: piastrine (PLT)Permettono la riparazione dei danni dei vasi sanguigni, aggregandosi. La riduzione del loro numero, se considerevole, può favorire la perdita di sangue in caso di emorragia.
  • Velocità di eritosedimentazione (VES)Misura la rapidità con cui i globuli rossi sedimentano nel plasma in cui sono sospese. Un forte aumento del valore di questo esame può indicare un quadro infiammatorio.
  • Test di Coombs diretto ed indirettoI due esami ricercano la presenza nel sangue di anticorpi contro i globuli rossi e di anticorpi adesi ai globuli rossi. Possono indicare la predisposizione a una anemia emolitica oppure incopatibilità ai fini di una trasfusione.
  • GlicemiaIndica la quantità di glucosio nel sangue: è un esame altamente variabile, che risente molto del digiuno e del tempo intercorso dall'ultimo pasto.
  • Transaminasi: AST/GOT, ALT/GPTIl valore aumenta soprattutto nelle patologie e nelle infiammazioni del fegato, ma valori aumentati si possono riscontrare anche in alcune malattie dei muscoli e del cuore.
  • Gamma-GT (gamma-glutamil transpeptidasi)Il valore può aumentare nelle patologie del fegato e delle vie biliari o per il consumo di alcolici.
  • Ferro (sideremia) e ferritinaLa sideremia misura il quantitativo di ferro "disciolto" nel sangue, mentre la ferritina fornisce un'idea dei depositi di ferro nell'organismo. Nei donatori di sangue, a volte, il valore di questi esami è basso perché la donazione comporta un certo "consumo".
  • Elettroforesi sieroproteica (protidogramma)L'esame rileva la quantità di proteine nel plasma e poi ne elenca i dosaggi delle le varie frazioni, prima tra tutte l'albumina. Spesso è presente anche un grafico che aiuta nell'interpretazione dei dati.
  • Colesterolo totale, HDL, LDL, trigliceridiSono le varie frazioni dei lipidi (grassi) nel sangue. La loro determinazione è utile per valutare, assieme ad altre variabili (peso corporeo, glicemia, fumo di sigarette, pressione arteriosa, attività fisica, storia familiare), il rischio cardiovascolare di un soggetto. Valori più alti di HDL sono considerati protettivi, mentre alti valori delle altre componenti indicano un rischio maggiore.
  • HIV 1/2 AB (anticorpi contro il virus HIV)L'esame ricerca la presenza nel sangue di anticorpi contro il virus dell'HIV, responsabile dell'AIDS.
  • HBsAg, HBsAb/antiHBs, HBeAg, HBeAb/antiHBe...Questi esami rilevano la presenza di vari antigeni del virus dell'epatite B (HBV) e degli anticorpi contro di essi. La varia combinazione dei risultati (positivi o negativi) di questi esami possono indicare se il soggetto è stato vaccinato, se è suscettibile o se ha contratto l'infezione e, in quest'ultimo caso, se l'ha superata o è ancora in corso.
  • antiHCVLa positività dell'esame indica che il soggetto è entrato in contatto con il virus dell'epatite C, ma non indica se l'infezione è stata superata o meno.
  • VDRL e TPHASono due esami che ricercano anticorpi contro la sifilide: dalla loro combinazione si può capire se il soggetto è malato, guarito oppure se si tratta di un falso positivo.
  • Gruppo sanguignoAd ogni donazione viene ricontrollato il gruppo sanguigno del donatore, poiché un errore trasfusionale sarebbe molto pericoloso per il ricevente. Per questo motivo, anche in situazioni di urgenza ed in pronto soccorso, prima di effettuare una trasfusione si analizza il gruppo sanguigno del ricevente, e non ci si fida di medagliette, documenti o tesserini che possa avere.