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Tipi di donazione

Tipi di donazione

Esistono diversi tipi di donazione: quella di sangue intero, plasmaferesi e citoaferesi

Quale scegliere allora?

La scelta è definita da vari fattori:

  • Necessità dei pazienti
  • Stato di salute del paziente (a discrezione del medico)
  • Disponibilità del donatore stesso
  • Tempo trascorso dall’ultima donazione

Sangue intero

La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 per l’uomo e la donna non in età fertile e a 2 per le donne in età fertile.

Plasmaferesi

Se si è inseriti in un programma di plasmaferesi continuativa si può effettuare una seduta ogni 14 giorni.

Citoaferesi

Non si possono eseguire di norma più di 6 piastrinoaferesi l’anno.

SANGUE INTERO

E’ la più frequente e ha il vantaggio di poter fornire, a partire da ogni sacca, tutti e tre gli emocomponenti o uno solo (globuli rossi concentrati, plasma e piastrine), ognuno dei quali può essere trasfuso separatamente a un diverso paziente. La durata di tale prelievo è inferiore a 10 minuti. L’intervallo tra una donazione e l’altra non deve essere inferiore a 90 giorni per gli uomini e a 180 giorni per le donne. La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 per gli uomini e a 2 per le donne in età fertile.

 

PLASMAFERESI

E’ la donazione del solo plasma (così da non impoverire il donatore) mediante procedimento di separazione o di filtrazione che avviene durante la stessa seduta di prelievo con immediata restituzione della parte corpuscolata (globuli e piastrine) al donatore. Il volume prelevato deve essere compreso tra un minimo di 600 ml e un massimo di 700 ml al netto dell’anticoagulante, con un volume massimo complessivo di 1,5 l al mese e 12 litri nell’anno. Se si è inseriti in un programma di plasmaferesi continuativa si può effettuare una seduta ogni 14 giorni.

Il plasma può essere utilizzato sia per la trasfusione sia per la produzione dei plasma-derivati da parte dell’industria. I requisiti di idoneità dei donatori di plasma sono uguali a quelli della donazione di sangue intero, anche se la plasmaferesi in realtà rappresenta una pratica più tollerata da tutte quelle persone che, come le donne in età fertile, hanno valori di emoglobina e numero di globuli rossi ai limiti inferiori alla norma; per questo motivo queste componenti vengono restituite al donatore durante la stessa seduta, che dura dai 40 ai 50 minuti. 

Il plasma raccolto viene immediatamente congelato per essere utilizzato entro 12 mesi. Dal plasma verranno estratte mediante frazionamento industriale albumina, immunoglobuline e fattori della coagulazione, fondamentali per molte situazioni critiche e per la cura di molti malati.

 

CITOAFERESI

La tipologia di citoaferesi più frequente è la piastrinoaferesi che permette il prelievo delle sole piastrine. Oltre ai requisiti necessari alla donazione di sangue intero, il donatore di piastrine dovrà avere un normale assetto emocoagulativo. Può essere effettuata con metodica di centrifugazione mediante alcuni cicli durante i quali l’apparecchiatura utilizzata separa la parte corpuscolata del sangue dal plasma; quest’ultimo viene raccolto in una sacca satellite in attesa di essere restituito al donatore.

Dalla parte corpuscolata vengono estratte automaticamente a circuito chiuso, senza possibilità di contaminazione, le piastrine che si raccolgono in una apposita sacca. Il ciclo si conclude con la reinfusione al donatore del plasma dei globuli rossi e dei globuli bianchi. Tutto il procedimento dura circa un’ora e mezza. Non si possono eseguire di norma più di 6 piastrinoaferesi l’anno.

Le piastrine raccolte verranno utilizzate entro 5 giorni dal prelievo per la terapia di alcune gravi malattie come per esempio le leucemie, per i pazienti oncologici in chemioterapia e come supporto fondamentale nei trapianti di midollo osseo.